L’Agenzia delle Entrate ha diffuso, a fine ottobre 2022, la nuova guida sulle ristrutturazioni edilizie e le relative agevolazioni fiscali.
Gli aggiornamenti più recenti riguardano in particolare la proroga della maggiore detrazione IRPEF, ma anche le alternative alla detrazione (cessione del credito e sconto in fattura) e la nuova agevolazione per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
Gli interventi di recupero del patrimonio edilizio beneficiano di importanti agevolazioni fiscali, sia quando si effettuano sulle singole unità abitative sia quando riguardano lavori su parti comuni di edifici condominiali.
Bonus ristrutturazione
La più conosciuta tra queste agevolazioni è sicuramente quella disciplinata dall’articolo 16-bis del Dpr n. 917/86 (Testo unico delle imposte sui redditi), che consiste in una detrazione dall’Irpef del 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 48.000 euro per unità immobiliare.
Per le spese effettuate nel periodo compreso tra il 26 giugno 2012 e il 30 giugno 2013, il decreto legge n. 83/2012 ha elevato al 50% la percentuale di detrazione e a 96.000 euro l’importo massimo di spesa ammessa al beneficio.
La legge di bilancio 2022 (legge n. 234 del 30 dicembre 2021) ha prorogato al 31 dicembre 2024 la possibilità di usufruire della maggiore detrazione Irpef (50%) e del limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
Salvo che non intervenga una nuova proroga, dal 1° gennaio 2025 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro.
Gli interventi che rientrano nel bonus ristrutturazione
Sarà possibile accedere all’agevolazione per lavori di:
- manutenzione straordinaria,
- restauro e risanamento conservativo,
- ristrutturazione edilizia
Rientrano inoltre la realizzazione di box auto e l’installazione di impianti fotovoltaici.
Interventi per la prevenzione di atti illeciti

Rientrano nel bonus anche tutti quegli interventi volti alla prevenzione di atti illeciti: l’installazione, per esempio, di porte blindate, grate a finestre e videocamere di sorveglianza per mettere in sicurezza il proprio immobile.
Interventi per eliminare le barriere architettoniche

L’agevolazione legata all’eliminazione delle barriere architettoniche è pari al 75% della spesa sostenuta; dopo il 31 dicembre 2022 questa scenderà al 50%. La legge di bilancio 2022 ha introdotto una nuova agevolazione, valida solo per le spese sostenute nel 2022, per la realizzazione di interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici già esistenti. Rientrano nell’agevolazione tutti quegli interventi per la realizzazione di qualsiasi strumento che possa aiutare la mobilità interna ed esterna all’abitazione, compresa anche l’installazione di ascensori o montacarichi.
Chi ha diritto al bonus
Possono richiedere il bonus ristrutturazione tutti i contribuenti che pagano le imposte sui redditi, residenti o non residenti in Italia. Secondo quanto stabilito dalla legge hanno dunque diritto al bonus: proprietari, nudi proprietari, inquilini, comodatari, titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie), soci di cooperative divise e indivise, soci delle società semplici, imprenditori individuali, e solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce.
Alternative alle detrazioni
Invece dell’utilizzo diretto della detrazione spettante in sede di dichiarazione dei redditi, per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio è possibile optare per due scelte alternative:
- un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto al fornitore che ha effettuato gli interventi (il cosiddetto “sconto in fattura”)
- la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante.
Quando è possibile optare per la cessione o lo sconto?
Come prevede l’articolo 121 del decreto legge n. 34/2020, nell’ambito dei lavori di recupero del patrimonio edilizio previsti dall’articolo 16-bis del Tuir, è possibile effettuare l’opzione per lo sconto in fattura o per la cessione del credito per gli interventi di:
- manutenzione straordinaria
- restauro e risanamento conservativo
- ristrutturazione edilizia
- manutenzione ordinaria (solo per le parti comuni degli edifici)
- realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali (se effettuati a partire dal 2022)
- installazione di impianti fotovoltaici.