In questo periodo l’attività edilizia è in pieno fermento, anche grazie alle nuove detrazioni fiscali al 110% del Super Bonus. Oggi scopriamo come possiamo intervenire per isolare termicamente un edifico e perché è importante farlo.
Perché è così importante isolare termicamente un edificio
L’isolamento termico rappresenta una variabile fondamentale non solo per quel che concerne le dispersioni termiche, ma anche i consumi energetici, la resa degli impianti, le emissioni di gas serra e, più in generale, l’intera vita utile dell’immobile.
Un edificio esistente, se correttamente isolato, porta ad una riduzione dei consumi energetici fino a circa il 40%. Viceversa, un errato intervento di isolamento termico può generare danni persistenti all’intero fabbricato.
Isolamento delle pareti: il cappotto termico
Il cappotto termico è la tecnica isolante che permette di eliminare ogni punto di freddo e disperdente della superficie.
La facciata dell’edificio viene rivestita da più strati posati in successione, a partire dai pannelli isolanti che, a loro volta, sono protetti da un’armatura e da un intonaco rinforzato.
Questa tecnica permette di ottimizzare le prestazioni energetiche degli edifici e contribuisce anche ad elevare il grado d’isolamento acustico dell’abitazione. Inoltre, risolve il problema dei ponti termici, ovvero i punti dell’involucro edilizio in cui si verifica una dispersione del calore o si formano condensa e muffe.
Le 4 tecniche principali per un isolamento ad-hoc!
Esistono diverse tecniche e ci sono vari materiali e tipologie di pannelli isolanti, da valutare per ogni singolo progetto. In generale, si parla di:
- Sistema a cappotto esterno;
- Sistema a cappotto interno;
- Isolamento in intercapedine;
- Isolamento su facciata ventilata.
L’isolamento tramite cappotto esterno è la tecnica più diffusa, in quanto opera esclusivamente sulle parti esterne delle facciate, non andando ad occupare gli ambienti interni. Esso consiste nella posa tramite incollaggio e tassellatura di pannelli isolanti su un supporto adeguatamente preparato e successivamente rivestito con una opportuna finitura.
L’isolamento tramite cappotto interno è una possibile alternativa quando nella facciata esterna dell’edificio vi sono particolari problematiche tecniche che rendono l’intervento dall’esterno impraticabile. La posa del materiale isolante avviene tramite diverse possibilità di finitura, tra cui l’impiego di contropareti in cartongesso preaccoppiate con pannello isolante, oppure autoportanti attraverso una struttura metallica. E’ fondamentale la scelta di un materiale di qualità al fine di ridurre al minimo il suo spessore e quindi non diminuire eccessivamente le volumetrie interne.
Un’altra valida soluzione è rappresentata dall’insufflaggio di materiale isolante in uno strato intermedio nella muratura, ovvero nell’intercapedine talvolta presente tra due file di mattoni in laterizio. Questa opzione, aiuta a prevenire la formazione di condensa superficiale e garantisce un ottimo isolamento acustico.
La tecnica, della parete ventilata prevede l’applicazione di pannelli, sul supporto murario di partenza, mantenendoli distanziati dallo strato di finitura della facciata attraverso appositi sistemi di ancoraggio e sospensione metallici. In questo modo si viene a creare una camera d’aria che sfrutta l’effetto camino. Durante l’inverno si evitano problemi di condensa superficiale ed umidità, mentre in estate il calore viene allontanato. Trattandosi di un sistema installato a secco garantisce tempi e costi ridotti e rappresenta un’ottima soluzione nell’ottica della sostenibilità ambientale in edilizia.
Partecipa al Super Bonus 110% tramite il cappotto termico
Il Decreto Rilancio, approvato lo scorso luglio, tra le tante misure messe in campo in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, come sappiamo ha introdotto il Super Bonus 110%, maxi detrazione per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, per interventi di efficientamento energetico e antisismici, installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
Gli interventi ammessi alla detrazione si dividono tra trainanti, che prevedono requisiti minimi e trainati – installazione di impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo, sostituzione dei serramenti e infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici – che accedono al bonus purché realizzati insieme ai primi.
Sono considerati trainanti:
- Interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro degli edifici, compresi quelli unifamiliari, con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio o dell’unità immobiliare con ingresso indipendente;
- La sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, e/o il raffrescamento e/o la fornitura di acqua calda sanitaria sulle parti comuni degli edifici;
- Gli interventi antisismici di cui ai commi da 1-bis a 1-septies dell’articolo 16 del decreto-legge n. 63 del 2013 (cd. sismabonus).
L’installazione del cappotto termico è dunque tra gli interventi che danno accesso al Superbonus 110%. Una delle condizioni indispensabili è che i lavori garantiscano il miglioramento di due classi energetiche dell’intero edificio, o nel caso in cui non fosse possibile, il conseguimento della classe energetica più alta. Tale miglioramento deve poi essere certificato dall’Attestato di Prestazione energetica (APE). Inoltre i materiali utilizzati devono rispettare i Criteri Ambientali minimi (CAM).
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